Il Ciesse Freebasket adotta e condivide il modello di minibasket proposto dal Responsabile Tecnico Maurizio Cremonini del settore Minibasket FIP.
Il modello di minibasket della FIP vuole educare persone intelligenti, autonome, capaci di pensare e fare scelte, pronte a collaborare e non avere paura a relazionarsi agli altri.
Noi vogliamo insegnare un gioco che lasci autonomia e consapevolezza nella libertà. Vogliamo proporre giochi aperti che non diano compiti, ma problemi da risolvere con la mente e con il corpo, attraverso la combinazione di capacità motorie coordinative e capacità cognitive.
Il Minibasket è per tutta la vita perché permette di avere un ampio bagaglio di capacità e possibilità di movimento, per rendere le persone adeguate al mondo, al rapporto col proprio corpo e alla riuscita di compiti complessi.
Studi scientifici e filosofici dimostrano che lo sviluppo motorio è alla base dello sviluppo cognitivo e lo sorregge. Più rendiamo abili i nostri bambini e le nostre bambine a conoscere e usare il proprio corpo, più loro saranno in grado di usare oggetti e compiere azioni, e più avranno il mondo in loro possesso.
Il minibasket allena gli schemi motori di base, utili in ogni frangente della propria vita, le senso-percezioni, alla base dell’esperienza cosciente del mondo, e le capacità coordinative, che sono atti motori coordinati e complessi.
Ogni capacità coordinativa generale o speciale ha dei prerequisiti da sviluppare nelle fasi di sviluppo precedenti.
Alla base del controllo motorio, che è la capacità coordinativa principe, trasversale ad ogni altra e utilizzata costantemente durante il movimento, c’è la conoscenza del proprio corpo. Conoscere il proprio corpo permette di controllarlo. Saperlo controllare permette di governarlo. Saperlo governare rende capaci di attuare gesti e azioni ampie e variegate, adatte al movimento da compiere e pronte ad affrontare una situazione imprevista o mutevole.
Il #minibasket4life si pone l’obiettivo di sviluppare l’atleta dal punto di vista cognitivo, socio-relazionale, tecnico e motorio-funzionale. Lavora in maniera integrata, tenendo assieme le componenti cognitive (attenzione, memoria, riflessione, giudizio) e quelle motorie (schemi motori di base, senso-percezioni, capacità coordinative), ponendo l’attenzione al contesto, attraverso la pianificazione di giochi pensati in un contesto socio-relazionale che spinge alla collaborazione e all’insegnamento del fair play, basato sul rispetto degli altri, di sé, dell’istruttore e dell’ambiente di cui si è parte.
Il minibasket forma giovani giocatori e giocatrici, crescendo persone capaci di essere responsabili, autonome, collaborative, competenti nell’uso del proprio corpo e delle proprie capacità relazionali.
Per questo, è #4life.
Riccardo Fontana